Corporate Sustainability e eLearning: formazione a distanza per un’azienda sostenibile

Se la Corporate Sustainability è il nuovo obiettivo-chiave che guida le azioni di ogni azienda, nessun ambito viene escluso dalla corsa all’essere più sostenibili: in questo articolo vedremo come l’eLearning contribuisca in gran misura alla sostenibilità aziendale e come la formazione a distanza possa rappresentare un’opportunità per tutte le organizzazioni.

 

Cos’è la Corporate Sustainability

La Corporate Sustainability o Sostenibilità Aziendale è un «approccio che mira a creare valore per gli stakeholder a lungo termine attraverso l’implementazione di una strategia aziendale che si concentra sulle dimensioni etiche, sociali, ambientali, culturali ed economiche del fare impresa» (Wikipedia). In altre parole, si tratta dell’implementazione di una serie di processi volti a diminuire o modificare l’impatto dell’organizzazione, prendendo in considerazione vari aspetti che vanno dall’ecologia all’impegno sociale.

 

Bilancio di sostenibilità e richiesta di conformità

Già da diverso tempo si parla, a livello internazionale, di regolamentare la sostenibilità sottoponendo le aziende ad assessment mirati e promuovendo iniziative di miglioramento continuo in tal senso. Nel 2015, le Nazioni Unite hanno adottato l’Agenda 2030, un programma in 17 Sustainable Development Goals (SDG) per lo sviluppo sociale, economico e ambientale sostenibile, piano che coinvolge non solo il settore pubblico, ma anche tutte le organizzazioni private a cui viene chiesto di dare il proprio contributo attivo. Del 2019 è invece il Green Deal sancito dall’Unione Europea, per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.
Se le grandi aziende hanno già compiuto negli ultimi anni diverse azioni per allinearsi ai nuovi standard – anche in virtù dell’obbligatorietà del bilancio di sostenibilità per le aziende quotate e del settore bancario-assicurativo di grandi dimensioni (direttiva europea 2014/95/UE attuata in Italia con il d.lgs. n. 254/2016) – molte delle PMI o microaziende hanno ignorato i segnali di interesse verso questi temi, ritenendoli talvolta lontani o non applicabili. Tuttavia, dal momento che il bilancio di sostenibilità riguarda anche la certificazione dell’intera catena di fornitura, l’obbligatorietà potrebbe ben presto venire allargata anche alle organizzazioni più piccole, costringendole a correre ai ripari e stilare un piano d’azione per la conformità agli standard di Corporate Sustainability.

 

Formazione eLearning e sostenibilità

È proprio questa la ragione per cui entra in gioco l’eLearning: se tutti gli aspetti dell’azienda devono essere messi in discussione per migliorarne la sostenibilità, anche la formazione diventa un’occasione per operare cambiamenti piccoli, ma significativi nel lungo termine.

In particolare, quando parliamo di sostenibilità e formazione è fondamentale considerare su quali settori dell’azienda questa possa incidere: ad una prima analisi diviene dunque chiaro che si tratta di un ambito trasversalmente importante, andando ad impattare su quasi tutti gli aspetti coinvolti nella Corporate Sustainability.

Impatto ambientale

Si può pensare che la formazione non abbia nulla o quasi a che vedere con l’ecologia, ma è esattamente il contrario. Se la diffusione di smart working e lavoro da remoto ha permesso di ridurre l’impatto ambientale delle aziende, grazie ad una notevole diminuzione degli spostamenti e di conseguenza ad un’organizzazione più intelligente degli stessi (più utilizzo dei mezzi pubblici, scelta di mezzi meno inquinanti, ecc.), la formazione si presenta come l’occasione per favorire ulteriormente questa riduzione, o al contrario renderla nulla. Da un lato, infatti, la scelta di portare comunque i dipendenti – magari dislocati in città diverse – in un’aula fisica richiede ingenti spostamenti di persone, talvolta del tutto scissi (e di conseguenza in aggiunta) rispetto al normale pendolarismo. Dall’altro, invece, la scelta di modalità di formazione a distanza – che si tratti di eLearning sincrono in aula virtuale o asincrono tramite contenuti in autoapprendimento – contribuisce a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, potenziando gli effetti dello smart working.

Impatto economico

La riduzione dell’impatto ambientale ricade direttamente sull’impatto economico. Per un verso, infatti, la scelta dello smart working e della formazione a distanza consente un risparmio in termini di costi legati agli spostamenti e all’affitto delle aule, ma anche una maggiore ottimizzazione degli investimenti, tramite il riutilizzo di materiali (le registrazioni dei webinar che diventano lezioni per l’eLearning asincrono distribuibili a infiniti utenti, per esempio) e un notevole allungamento del piano di ammortamento dei costi legati alle piattaforme digitali e allo sviluppo di contenuti.

In aggiunta, un’azienda che investe in formazione efficace e coltiva i talenti, preoccupandosi di aggiornare o riqualificare i propri collaboratori, avrà meno turnover e necessità di assumerne di nuovi, riducendo i costi legati al recruiting.

Impatto sociale e culturale

In ultimo, ma non certo per importanza, sembra inutile ribadire come l’aspetto sociale e culturale della formazione abbia un peso nell’organizzazione aziendale: la già citata “coltivazione dei talenti” e il favorire fenomeni come l’upskilling e il reskilling, sono sicuramente fondamentali per rendere le organizzazioni più sostenibili nel tempo, andando non solo a migliorare know-how e conoscenze interne, ma anche e soprattutto mettendo in circolo valore all’esterno dell’azienda stessa.

 

Aziende sostenibili nel prossimo futuro

Pare dunque ovvio che il tema della Corporate Sustainability sia ormai dirimente per tutte le organizzazioni e che la formazione a distanza possa essere un alleato di particolare valore per diventare conforme al regolamento sulla sostenibilità e migliorare i propri punteggi nei bilanciD’altro canto, nessuna azienda oggi può permettersi di ignorare l’importanza di queste tematiche o pensare che non la riguardino da vicino, ma al contrario tutte sono chiamate a dare il proprio contribuito alla causa, per quanto piccolo, ancora prima che sia la legge a costringerle a farlo.

 

 

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