Cos’è l’apprendimento mobile, l’ultima rivoluzione dell’e-learning
L’apprendimento mobile è ancora una volta riconosciuto come uno dei trend più rilevanti nell’e-learning per i prossimi anni. Perché è così importante e che impatto ha sul mercato della formazione? In questo articolo mostreremo alcuni dati sull’uso dei dispositivi mobili e proveremo a spiegare come i formatori possano sfruttare questa rivoluzione.
COS’È L’APPRENDIMENTO MOBILE
Chiamiamo “apprendimento mobile” quella tipologia di apprendimento a distanza che fa uso di dispositivi mobili quali tablet e smartphone. Nonostante sia parte della categoria più generale dell’e-learning, esso presenta delle caratteristiche differenzianti. L’apprendimento mobile elimina qualsiasi limitazione legata allo spazio e tempo per la formazione: gli studenti possono imparare ovunque e in qualsiasi momento, semplicemente usando i loro dispositivi personali.
ALCUNI DATI SUI DISPOSITIVI MOBILI
Un’interessante ricerca sui lavoratori condotta da Towards Maturity ha mostrato che il 90% del personale possiede uno smartphone e/o tablet e il 74% li utilizza per accedere a risorse a scopo lavorativo. Certamente, questo utilizzo massiccio dei dispositivi mobili ha portato alla diffusione dell’apprendimento mobile, dal momento che sembra che più della metà delle persone (57%) apprezzino di poter accedere alla formazione in movimento e soltanto il 18% apprende seduto alla propria scrivania.
Come conseguenza di ciò, i dipartimenti di Apprendimento & Sviluppo stanno cercando di stare al passo offrendo alcune forme di apprendimento mobile (nel 67% delle organizzazioni), per esempio offrendo smartphone e tablet agli impiegati (37%) o abilitando risorse didattiche specificatamente pensate per i dispositivi mobili (38%).
I LIMITI DELL’APPRENDIMENTO MOBILE
L’obiettivo principale dietro la spinta per l’utilizzo dell’apprendimento mobile è di facilitare l’apprendimento continuo, ma ciò non sembra star accadendo molto spesso. Come mai?
Lavorando con aziende e formatori in giro per il mondo, abbiamo imparato che il problema è spesso legato ad una mancanza di fiducia nel mezzo stesso. Dal punto di vista dei formatori, l’apprendimento mobile sembra portare a una perdita di contatto con gli studenti, e quindi a una perdita di controllo sui loro progressi. Dall’altra parte, nonostante apprezzino l’idea di imparare ovunque e in qualsiasi momento, le persone non sono ancora abituate a farlo: la maggior parte necessita ancora di un luogo e momento didattico specifico per portare avanti attività di apprendimento.
LA GESTIONE DEL CAMBIAMENTO È LA CHIAVE
Come è possibile superare questi problemi? In primo luogo, educando.
Come spiegato in un articolo precedente, grazie al monitoraggio a distanza, la formazione digitale non implica una carenza di controllo sulle azioni degli studenti né significa che il formatore non possa intervenire nel processo qualora sia necessario. Imparare a conoscere come funziona davvero l’apprendimento mobile potrebbe pertanto risolvere molti dei dubbi sulla sua efficacia, riuscendo così a portare a bordo i formatori.
Se si parla degli studenti, invece, il percorso potrebbe essere più tortuoso: è un dato di fatto che i dispositivi mobili stanno diventando estremamente presenti nelle nostre vite, ma è ancora vero che essi vengono principalmente utilizzati a scopo ricreativo. Una politica di gestione del cambiamento dedicata dovrebbe aiutare le persone ad abituarsi a vedere i dispositivi mobili come veri e propri strumenti di apprendimento, ancora una volta educandoli sui benefici che possono apportare.
I dati che abbiamo mostrato spiegano perché non si possa più evitare di parlare di apprendimento mobile e cercare nuove risposte a tutte le preoccupazioni nate dalla sua diffusione, a partire dalla più comune: cosa accade alle interazioni sociali? Scopri come l’e-learning può essere “sociale” nel prossimo articolo!:
RIFERIMENTI
Towards Maturity, In-Focus: Learning and Performance on the Move