Reportistica e ambassador per la formazione di successo in azienda

Molte aziende si stanno avventurando in formazione e-learning, con investimenti iniziali più o meno onerosi in termini di messa in piedi della piattaforma LMS e di sviluppo dei contenuti didattici: in questo articolo parleremo dell’importanza della reportistica e dell’individuazione di ambassador interni all’azienda, che coinvolgano i dipendenti e li motivino a partecipare attivamente ai progetti formativi. 

 

MONITORAGGIO: L’IMPORTANZA DELLA REPORTISTICA NELLA FORMAZIONE

Abbiamo già parlato in più occasioni dell’importanza di utilizzare una piattaforma LMS per gestire percorsi formativi e-learning e blended, in alternativa all’organizzazione di eventi isolati nella forma di webinar o alla distribuzione di materiale didattico da fruire in modo asincrono

Nello specifico, le piattaforme LMS risultano particolarmente indicate grazie alla funzionalità di monitoraggio dei progressi e reportistica, che permette a chi gestisce la formazione – sia come docente che come admin – di mantenere il controllo sulle attività degli studenti e poter tirare periodicamente le somme degli investimenti fatti. 

 

REPORT E TRACCIAMENTO: COSA MISURANO GLI LMS?

In primo luogo, una piattaforma LMS permette di tracciare gli accessi, misurando in modo più o meno preciso il tempo speso in formazione da ciascuno studente nel complesso e nell’ambito delle diverse attività previste. 

In aggiunta, per alcune tipologie di risorse come i contenuti SCORM, è possibile tracciare in modo assolutamente automatico e oggettivo il completamento dei vari moduli – detti SCO per l’appunto – riuscendo a mantenere un controllo costante sul progresso degli studenti anche a distanza. Diventa in questo caso fondamentale utilizzare la strategia del micro-learning, costruendo unità formative brevi, in modo da permettere un monitoraggio quanto più preciso possibile. 

Per altri tipi di attività come i webinar, invece, alcune piattaforme LMS consentono il tracciamento della presenza nell’aula virtuale tramite registri elettronici

Infine, in caso di quiz e compiti di varia natura, è ancora una volta possibile monitorare il tempo impiegato nella risoluzione, ma anche il voto ottenuto e l’eventuale numero di tentativi effettuati. 

 

LA FIGURA DELL’AMBASSADOR INTERNO 

In quest’ottica di misurazione del ritorno sull’investimento dei progetti di formazione e-learning, pertanto, come si colloca la figura di un Ambassador interno

Una volta chiariti i vantaggi dell’utilizzo di una piattaforma LMS in termini di monitoraggio e reportistica, risulta chiaro che perché un progetto formativo – specie se digitale o blended – risulti efficace è necessario che i dipendenti vi prendano parte e siano effettivamente motivati alla fruizione dei contenuti proposti. 

Al di là dell’attenzione da porre ai bisogni del target di riferimento in fase di progettazione, perché un percorso sia vincente occorre che chi gestisce la formazione si impegni per coinvolgere gli studenti, rendendoli partecipi delle motivazioni alla base del percorso secondo i principi dell’Andragogia.
A questo scopo, può essere molto utile individuare in azienda alcune figure di Ambassador, ovvero dipendenti stessi che promuovano il progetto di formazione tra i colleghi e intervengano per rimuovere eventuali ostacoli al suo successo. Questa azione dal basso, infatti, risulta spesso vincente, in quanto sfrutta i meccanismi del peer-to-peer ed evita la percezione di imposizioni dall’alto

 

Risulta chiaro come la bontà dei progetti di formazione in azienda vada misurata a posteriori, tenendo presente il grado di partecipazione dei dipendenti – motivati tramite ambassador – e il valore che questi riconoscono ai contenuti formativi proposti – valutabile tramite la reportistica. Anche nell’e-learning, infatti, è fondamentale considerare il fattore umano, che risulta imprescindibile in qualsiasi cambiamento che impatti l’azienda in modo più o meno profondo. 

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