Lo storyboard dagli Studi Disney alla produzione di contenuti e-learning

Quando si parla di e-learning, una volta analizzati i bisogni, definiti gli obiettivi di apprendimento e ideato il piano formativo, il passo successivo nel processo di progettazione didattica è la prototipazione, che prende la forma di uno storyboard

Quali sono i suoi elementi costitutivi e che utilità ha rispetto alla creazione della lezione finale? Leggi per scoprirlo. 

 

LO STORYBOARD: STORIA E FUNZIONE

La prima volta che si sente parlare di “story board”, letteralmente “lavagna della storia”, è negli studi della Walt Disney nel 1930. Si era reso necessario, infatti, poter avere una visione d’insieme della sequenza dei fotogrammi che componevano il film animato, motivo per cui i singoli disegni venivano appesi in sequenza sul muro. 

Ben presto però “storyboard” diventa un termine a sé stante, che sta proprio ad indicare l’insieme delle rappresentazioni di tutti i fotogrammi di una pellicola, ormai non più soltanto animata. L’utilizzo dello storyboard si estende infatti al mondo della cinematografia, come strumento per pre-visualizzare la scena e dare indicazioni pratiche al regista e a chi lavorerà al montaggio

Anche e soprattutto nel cinema, infatti, uno strumento come lo storyboard ha due benefici principali: permettere una pianificazione che sia chiara e condivisa da tutti, ma soprattutto garantire un risparmio considerevole al momento della produzione effettiva, in quanto saranno ridotti i margini di errore e quindi di intervento. 

 

L’USO DELLO STORYBOARD NELL’E-LEARNING 

Gli stessi criteri di organizzazione ed economicità hanno portato all’introduzione dello storyboard nella progettazione didattica di contenuti e-learning. Se infatti tali contenuti sono pensati come un film, in cui elementi multimediali con determinate caratteristiche si susseguono in un determinato ordine, pre-visualizzare il risultato finale rappresenta ancora una volta un’arma vincente

Nello specifico caso dell’e-learning, tuttavia, questo contenuto risponde a fini principalmente formativi, e pertanto richiede l’utilizzo di quelle strategie didattiche ideate nella fase di progettazione. Per questo non è errato affermare che uno storyboarder di contenuti e-learning sia di fatto un instructional designer, anche se si occupa soltanto di una parte di un processo più ampio

 

IL CREATORE DI STORYBOARD

Come funziona nella pratica il lavoro di uno storyboarder? In primo luogo è necessario sottolineare come questa figura, come tutte quelle coinvolte nel processo di creazione di contenuti e-learning, non lavori del tutto in autonomia, poiché deve tener conto degli interessi e dei bisogni di altri attori nel processo

Da un lato, il cliente che commissiona il corso è portatore di interessi economici e, spesso e volentieri, anche della conoscenza che costituirà il contenuto del materiale: agisce in questo caso da esperto in materia (SME), oltre che da committente vero e proprio. Dall’altro, gli artisti dell’e-learning, grafici e tecnici, hanno bisogno di ricevere istruzioni chiare per poter dare vita alla lezione così come è stata ideata. 

 

GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DI UNO STORYBOARD

Proprio perché deve essere letto a compreso anche da non addetti ai lavori, è importante che lo storyboard abbia una struttura semplice e completa di tutti gli elementi che comporranno i singoli fotogrammi della lezione in e-learning

Primo elemento fondamentale è senza dubbio il titolo, ovvero qualcosa che permetta la rapida identificazione del contenuto del fotogramma, a cui si aggiunge, subito dopo, il numero di fotogramma, perché sia chiara la posizione nella sequenza

Parte costitutiva dello storyboard sono poi gli elementi audio e video: lo storyboard conterrà dunque uno schizzo o un’immagine (con o senza testo) che servirà a pre-visualizzare ciò che andrà a schermo, insieme ad indicazioni riguardo la musica o il testo parlato che lo accompagnerà. 

In ultimo, ma non meno importante, lo storyboard deve contenere le istruzioni per gli artisti che lavoreranno in produzione: informazioni su come e quando ogni elemento deve essere utilizzato, insieme ad indicazioni sulla sincronizzazione degli elementi (es. “Far comparire la scritta quando la voce narrante dice …”). 

 

La creazione e successiva revisione dello storyboard costituisce l’ultimo e fondamentale passaggio della progettazione formativa prima della realizzazione vera e propria dei contenuti e-learning. Risulta pertanto evidente come il professionista incaricato di questo ruolo debba essere in grado di fare uso di tutte le tecniche didattiche contenute nel piano formativo, al fine di produrre materiali efficaci. Vuoi saperne di più su queste strategie? Leggi i nostri prossimi articoli. 

 

 

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