La nuova normalità della formazione: risorse e strumenti
I profondi cambiamenti degli ultimi mesi ci hanno messi di fronte a nuovi scenari nell’ambito della formazione: in questo articolo cercheremo di delineare le caratteristiche di questa “nuova normalità”, delle risorse che rende necessarie e degli strumenti chiave per gestirla, a partire dalle piattaforme LMS.
LA NUOVA NORMALITÀ DELLA FORMAZIONE: COSA È CAMBIATO?
Si parla spesso di quanto il mondo della formazione, tra gli altri, sia stato fortemente impattato dai cambiamenti recenti nelle abitudini delle persone: la diffusione dello smart working su larga scala, ma anche, più in generale, l’utilizzo dei social network e di soluzioni Cloud nella vita di tutti i giorni, sia da parte dei nativi digitali che di utenti più maturi.
Cosa implica questa “nuova normalità” per la formazione? Sicuramente diventano importanti, ora più che mai, i principi di concetto di sé, orientamento al problema e motivazione intrinseca descritti dall’Andragogia: l’adulto di oggi, quando si trova ad essere studente, ha bisogno di una formazione su misura, con immediati risvolti pratici e che possa gestire in autonomia, perché sente egli stesso il bisogno di farlo. Entra così in gioco il concetto di lifelong learning, la formazione continua che vuole dire, da un lato, avere la costante necessità di imparare per rimanere al passo con i cambiamenti repentini in tutti gli ambiti del sapere, e dall’altro la possibilità di accedere a risorse formative valide in ogni momento, per rispondere ai reali bisogni legati alla vita personale e lavorativa.
LE RISORSE DELLA NUOVA FORMAZIONE: AUTOAPPRENDIMENTO
Tutti noi siamo abituati, ormai, a cercare informazioni su Internet: la maggior parte degli articoli presenti sul Web fanno parte di quella categoria chiamata “how to”, “come fare qualcosa”. È pur vero, d’altra parte, che non tutto ciò che circola in rete è frutto di un controllo qualità che ne garantisca la bontà o, se non altro, la veridicità.
Come può dunque un’azienda assicurare che le risorse a disposizione dei propri dipendenti siano controllate e in linea con le politiche aziendali?
Una soluzione è senza dubbio quella di gestire in prima persona la formazione, scegliendo con cura i docenti e programmando insieme a loro un percorso didattico basato su bisogni e obiettivi ben definiti.
Non si può dimenticare, tuttavia, che la fruizione della formazione stia diventando sempre più frammentata e meno legata a momenti “ufficiali” e condivisi, cambiando profondamente il senso della lezione come tradizionalmente intesa. Occorre pertanto che le risorse didattiche, seppur collocate all’interno di un progetto formativo specifico, siano sempre più a libero accesso: si tratta della cosiddetta formazione asincrona, fruibile dagli utenti in auto-apprendimento, scegliendo in autonomia tempi e luoghi della formazione.
LE RISORSE DELLA NUOVA FORMAZIONE: LEZIONI IN PRESENZA
Qual è dunque il ruolo, all’interno di questo quadro, riservato alla formazione sincrona?
È indubbio come non sia pensabile eliminare del tutto la possibilità di avere momenti di didattica frontale sincrona, che sia questa svolta in presenza in aula o in videoconferenza online. D’altra parte, la scarsità di tempo e risorse ci pone di fronte alla necessità di riservare questi eventi formativi a quelle attività non svolgibili in autonomia, per motivi didattici o “sociali”.
In aula si andrà dunque per vivere momenti di confronto sui temi trattati, per fare esercitazioni di gruppo in cui mettere in pratica i concetti appresi, per chiarire dubbi e approfondire, o anche semplicemente per conoscersi e scambiarsi opinioni.
Questa organizzazione mista (blended) della didattica permette di certo un utilizzo più efficace ed efficiente del tempo dedicato alla formazione, stimolando al contempo il bisogno di autonomia dell’adulto che, pur all’interno di una cerchia ristretta e controllata di risorse, percepisce un certo grado di libertà.
GLI STRUMENTI PER LA NUOVA NORMALITÀ: LE PIATTAFORME LMS
Abbiamo fino ad ora parlato di tipologie di didattica, in particolare in relazione alle modalità di fruizione e partecipazione: asincrone o in auto-apprendimento, oppure sincrone o in presenza. La diffusione di questa nuova normalità, tuttavia, impone un cambio non solo nel modo di pensare la formazione, ma anche e soprattutto nel modo di gestirla: lavagne, libri di testo e presentazioni Power Point diventano così parte di un ecosistema più ampio a disposizione degli utenti.
In particolare, lo strumento che sembra meglio rispondere alle esigenze legate a queste nuove dinamiche della formazione sono le piattaforme LMS, di cui abbiamo già parlato in passato. Trattandosi di una sorta di corrispettivo digitale di una scuola, infatti, queste permettono non solo di inserire gli studenti in percorsi formativi preimpostati, ma anche di lasciare risorse e materiali utilizzati – comprese eventuali registrazioni di video-lezioni in diretta – a disposizione per successive consultazioni, favorendo un accesso autonomo e basato sul bisogno contingente.
Le piattaforme LMS, inoltre, permettono una separazione di ruoli e competenze che aiuta, anche in questo caso, ad ottimizzare le risorse di ognuno e del docente in particolare. Questo, infatti, non solo gestisce la propria classe, ma ha la possibilità di rimanere in contatto con gli studenti anche dopo la fine del percorso “ufficiale”, prolungando il tempo della formazione nell’ottica di un reale lifelong learning. Si trasforma così da detentore di conoscenze, da passare all’allievo in momenti definiti, in facilitatore che lo aiuti a costruire pacchetti di competenze e risorse che permettano una formazione a lungo termine.
Vuoi saperne di più sul ruolo del docente in questa nuova normalità della formazione? Segui i nostri prossimi articoli!