Dalla Tassonomia di Bloom alla didattica per competenze con le piattaforme LMS

Nella progettazione didattica secondo il modello ADDIE, la fase di Analisi e definizione degli obiettivi è fondamentale: dopo aver descritto la Tassonomia di Bloom, in questo articolo parliamo di didattica per competenze e di come utilizzare le piattaforme LMS permetta di valutare l’efficacia della formazione. 

 

LA TASSONOMIA DI BLOOM DALL’ANALISI ALLA VALUTAZIONE

La Tassonomia di Bloom originale e la sua rivisitazione ad opera di Anderson e Krathwohl si proponevano come uno schema utile per definire gli obiettivi di apprendimento di un percorso formativo. Se è indubbia l’importanza di questa fase iniziale nella progettazione, è fondamentale sottolineare come avere chiaro il punto di arrivo desiderato possa essere utile anche per valutare l’efficacia della formazione

Il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal progetto didattico, infatti, è uno dei livelli di valutazione definiti dal modello Kirkpatrick, benché non il solo necessario. Tuttavia, se la formazione non è più solo un semplice “passaggio di saperi” dal docente all’apprendente, è fondamentale che gli strumenti utilizzati si adeguino alle nuove matrici di obiettivi

 

DALLA TASSONOMIA DI BLOOM ALLA DIDATTICA PER COMPETENZE

Le novità principali introdotte nella fase di revisione della Tassonomia riguardavano l’apertura a diverse tipologie di target e l’approccio più spiccatamente teorico-pratico. Particolarmente indicato per un pubblico di apprendenti adulti, secondo i principi dell’Andragogia, questo aspetto della Tassonomia di Bloom trova un corrispettivo nella didattica per competenze, teoria portata avanti soprattutto in ambito europeo

La didattica per competenze si basa dunque su un’idea di formazione più “applicata”, il cui obiettivo sia l’acquisizione di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto”. 

Questa unione di sapere, saper-essere e saper-fare, dunque, richiede l’utilizzo di ambienti di apprendimento in cui portare avanti una formazione che abbia lo studente al centro, attivo e proattivo all’interno di un percorso didattico fortemente esperienziale, sotto la guida di docenti facilitatori

 

DIDATTICA PER COMPETENZE E PIATTAFORME LMS

Parlando di “ambiente di apprendimento”, è facile pensare alle piattaforme LMS, lo strumento-chiave per la formazione blended che permette, per l’appunto, di costruire e gestire percorsi didattici incentrati sull’apprendente

Gli obiettivi definiti secondo la Tassonomia di Bloom e inquadrati nell’ottica della didattica per competenze, infatti, vengono declinati nelle diverse tipologie di contenuti formativi sincroni in gruppo e asincroni in autonomia – scegliendo quelli via via più adatti al tipo di target, al livello, al contesto, e così via. 

Allo stesso tempo, inoltre, le piattaforme LMS e i contenuti SCORM in particolare permettono di coinvolgere gli apprendenti in vere e proprie simulazioni, in cui mettere in pratica le abilità da sviluppare in contesti verosimili, senza l’interferenza di elementi esterni. Si tratta, certamente, di un passaggio utile per allenare e affinare la competenza prima di affrontare la sfida del mondo reale, con l’aggiunta di poter avere una valutazione oggettiva dei risultati grazie al sistema di tracciamento remoto insito negli SCORM.  

 

Appare chiaro che, in un mondo in cui la formazione si piega sempre più a risvolti pratici, diventa fondamentale utilizzare gli strumenti a disposizione – dei quali la Tassonomia di Bloom, il framework della didattica per competenze, le piattaforme LMS e gli SCORM sono una piccola parte – a beneficio dell’apprendente

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RIFERIMENTI

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)

 

 

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